sabato 12 agosto 2006

Grandi emozioni e piccole disattenzioni

A Goteborg, il portoghese Francis Obikwelu, dopo aver vinto l’oro nei 100 metri con un ottimo tempo, che gli ha consentito di stabilire il record dei campionati europei, si è aggiudicato anche il primo posto nei 200 metri, davanti allo svedese Johan Wissman, secondo con grande sorpresa e grande emozione del pubblico di casa. 


I fotografi svedesi, entusiasti per il risultato del loro compatriota, lo hanno attorniato riempiendolo di attenzioni e di flash, lasciando palesemente in disparte il vincitore della medaglia d’oro.


E’ un piccolo gesto, questo, probabilmente dettato dall’entusiasmo, da un sano tifo per la squadra di casa, e il fatto che Obikwelu sia di origini nigeriane e abbia la pelle nera probabilmente è del tutto casuale, un particolare irrilevante.


E’ vero: si tratta forse di una piccola dis-attenzione, magari anche comprensibile nell’emozione di quell’attimo in cui esplode la gioia per un brillante e inatteso risultato sportivo,  ma trovo molto grave che l’emozione abbia portato dei professionisti a compiere un gesto che definirei di grande scorrettezza e trovo grave che dei professionisti non abbiano capito che quel gesto avrebbe dato adito a ipotesi di razzismo, oltre che di scarsa imparzialità e di scarso senso sportivo da parte del paese che ospita una competizione importante come gli europei di atletica.


Cercherò di ricordarlo, quando vivrò una grande emozione, cercherò di guardarmi intorno e mi chiederò se sto dimenticando qualcosa o qualcuno, perché a certi gesti non c’è rimedio, purtroppo.


Ah, Obikwelu, vai fortissimo.

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