martedì 7 novembre 2006

Chiedi lavoro o offri lavoro?

"(..) Sui quotidiani italiani alla pagina intitolata “OFFERTE DI LAVORO” troviamo inserzioni di aziende che cercano persone disposte a svolgere per loro determinati compiti, mentre alla pagina intitolata “DOMANDE DI LAVORO” troviamo inserzioni di persone che cercano aziende (/organizzazioni/persone/...) disposte a remunerarle in cambio dello svolgimento di determinati compiti.


In altri paesi accade esattamente il contrario.


Nelle banche dati utilizzati da alcuni servizi per l’impiego accade esattamente il contrario.


Dunque?


Qualcosa di certo c’è: tutti cercano, e cercano qualcosa che ha che fare con il lavoro. Ma il lavoro dov’è? o meglio chi ce l’ha? O forse, prima ancora, dovremmo chiederci: il lavoro cos'è?


Infatti, se per lavoro si intende "posto di lavoro" sono certamente le aziende ad averlo, e a poterlo offrire in cambio di una prestazione X.


Ma se per lavoro si intende "il presidio di una determinata area di attività", allora sono le persone a possederlo: sono le persone ad avere la capacità di svolgere dei compiti. In questo caso sono le persone ad offrire la loro capacità di lavorare e le aziende ad averne bisogno, quindi a “fare domanda”.


Credo che oggi si possa scegliere, anzi si debba scegliere.


Se siamo quelli che il lavoro lo chiedono allora scendiamo in piazza e chiediamo a qualcun altro di darci il nostro posto di lavoro, il nostro stipendio, le nostre garanzie, indipendentemente da quello che siamo e da quello che sappiamo fare. Indipendentemente  dal fatto che quello che siamo o che sappiamo fare alla nostra società sia utile o no, indipendentemente dal risultato di ciò che facciamo.


Se invece siamo quelli che il lavoro lo offrono allora iniziamo a chiederci che valore ha quello che offriamo, e adeguiamoci. Se vogliamo poter chiedere in cambio di più, allora dobbiamo offrire di più. E dobbiamo sapere di poterlo fare, dobbiamo sapere che possiamo svolgere dei compiti indispensabili e svolgerli in modo eccellente. Che possiamo essere richiesti per questo.


E che qualcuno dovrà ringraziarci per questo.


Perciò scegliere da che parte stiamo è un problema di orgoglio e di rispetto.


Ed è un problema urgente.


Allora, indipendentemente dalla terminologia dei giornali, tu chiedi lavoro o offri lavoro?"




(febbraio 1998)




1 commento:

  1. è uno schifo da due anni e mezzo non lavoro, mi manca per la pensione tre anni di contributi, mi hanno tagliato fuori  dalla mia professione di operaio specializzato ora non valgo piu nulla.       

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