Ho bisogno di sole come di carezze. Appoggio la guancia al tepore socchiudendo gli occhi, e penso resta ancora, o meglio non andartene mai più. Mi infastidisce il freddo dell’aria che senza riguardo si insinua fra la mia pelle e i raggi: vorrei che il vento restasse in rispettosa attesa o quantomeno che i rami ancora nudi dei tigli avessero la premura di trattenerlo, chè il sole è tornato e vorrei godermi un lungo, lungo, abbraccio.
Prishilla,
RispondiEliminada queste parti, via Labicana a Roma, oggi tra il Sole e me si erano frapposte le nuvole, e un velo grigio e freddo cercava di avvolgermi e soffocarmi - niente da fare: sentendo e sapendo che fratello Sole stava ben piantato nel cielo come uno dei due fuochi della mia ellisse, le nuvole le ho cancellate col pensiero.
Pasquale
http://www.pasqualemisuraca.com
E bravo Pasquale!
RispondiEliminaBuon inizio di marzo... Prish
Ebbene la prossima settimana si torna sotto zero con neve.
RispondiEliminaSperiamo che siano gli ultimi fiocchi di sbuffo di questo inverno freddo e lungo.
Forza, trascinarsi sui gomiti fino alla primavera....
Ancora sotto zero??? umph, si troverà un bel last minute per i tropici?
RispondiEliminaPrish
In questo brusco ridimensionarsi della temperatura c'è invece un sentore di neve che ritarda ancora l'incipit festoso della primavera...
RispondiEliminaNon ci resta che aspettare. L'anno prossimo mi iscrivo per il letargo, però!
RispondiEliminaCiao Pim, a presto
Non è finita. Nevica. Comunque l'inverno mi piace, son contento
RispondiEliminaGià, e le mie primule se ne son fatte una ragione!
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