Tra Rogoredo e Lambrate, questa settimana, non ci sono parole. Sarebbero inutili, ridondantì, buone solo per ribadire un affetto e una presenza già ben note. Non saprei neppure renderle originali, perchè in fondo nell'affetto e nella presenza, quelli veri, di originale, per fortuna, non c'è granché.
Tra Rogoredo e Lambrate, questa settimana c'è una tazza di tè con un lieve sentore di menta. Un tè che riscalda le membra e il cuore e che rinfresca i pensieri, un tè che ha un vago sapore di deserto e di tramonti saturi e promettenti. Una tazza di tè che é la promessa di giornate felici, di viaggi e di sogni e di una casa che aspetta il nostro ritorno, senza più dolore.
lunedì 7 febbraio 2011
Una tazza di tè
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Le parole ci sono. Ed evocano le atmosfere morbide e assorte di un tè nel deserto (a Qaalat Jaabar, Siria, per esempio). La sete scompare per incanto...
RispondiEliminammmm... il tè beduino è unico! buona settimana Pim
RispondiEliminaPrish
Io invece ho ricevuto in regalo un bellissimo barattolo rosa contenente una tisana "di buona vita".. profuma di fragole e di rose.. ultimamente la offro a tutte le amiche, e vorrei prepararne una (purtroppo virtuale) anche per te....
RispondiEliminaGrazie per il passaggio e il buon augurio!
Grazie per questo profumato e dolce pensiero!
RispondiElimina