lunedì 15 agosto 2011

Vicini


Hanno il terrazzo coi fiori più belli, un grande tavolo di legno e le poltroncine con eleganti cuscini rossi. Lei indossa vestitini chiari, pettinature semplici e quando esce ad annaffiare i geranei sorride quasi sempre. C'è spesso un bimbo, sul terrazzo, che gioca quieto e viene chiamato per la merenda.
Alle finestre ci sono tende svolazzanti, che lasciano intravedere un salotto ordinato e allegro, bei quadri alle pareti e un uomo che scrive al computer e a volte si interrompe per parlare con lei, appoggiandole una mano sul fianco.
Sono la famiglia perfetta. Spero di non conoscerli mai.

 

20 commenti:

  1. :-) hai ragione... meglio non conoscerle mai certe famiglie perfette...

    Bello questo blog, bei pensieri...

    Un saluto e un buon ferragosto.

    :-) Ulisse

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  2. No, a dire il vero neanch'io. Credo piuttosto che una melassa di quel genere non possa che nascondere segreti inconfessabili (come cinema e letteratura insegnano). Saranno mica antropofagi?

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  3. Grazie! un saluto e buon..... fine agosto!

    Prishilla

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  4. :-))
    Eh sì, Pim, sarà lo stereotipo letterario/cinematografico o il caldo agostano, ma la fantasia galoppa!!

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  5. Il racconto sarebbe molto più bello senza le due ultime frasi. Augh

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  6. Il capo indiano naturalmente ero io: Fulmini.

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  7. Ma senza le due ultime frasi, perderebbe di senso.

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  8. Sui vicini è stato già detto. Sarebbe bello poter mettere una riga argentata di stelline sotto i guizzi (adorabili e geniali) dei tuoi racconti. Chiederò a splinder!!!

    Ciao Prishilla

    PuntoG

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  9. @ fulmini: dipende dai gusti, c'è chi il caffè lo prende dolce e chi amaro, e de gustibus..... ;-)

    @ .g: distribuire stelline in giro, tipo bacchetta magica. che modo carino di svolazzare fra i blog!!

    e comunque, a tutti quanti.... certo che io scrivo questo post, poi non mi faccio viva per tutti questi giorni e nessuno si preoccupa per me??!!!

    prish

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  10. Spariamo un pò tutti ogni tanto. E visto che lo faccio anche io....beh mi appare normale. Ma dopo questa strigliatina con guanto di crine, dov'eri finita cara Prishilla mentre io ti intravedevo su spiaggia in riva al mare?
    Ben tornata anche a te :)

    PuntoG

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  11. Ma scherzo! ero esattamente dove mi intravedevi tu. tornando mi ha fatto ridere aver scritto queste cose proprio prima di partire e mi sono trastullata con l'idea di qualcuno che vedendo le finestre chiuse per un po' potesse mettere in relazione le due cose! (ecco potrei scrivere un racconto :-)

    anche a te bentornata, a presto!

    prish

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  12. Non ero preoccupato. Sono passato a Rogoredo domenica scorsa (Frecciarossa Roma-Torino) e ho visto le finestre chiuse. Ah, Prish è in vacanza, mi sono detto. Ho fatto ciaociao con la mano e il treno è ripartito.
    [IMMAGINE]

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  13. Non c'è che dire, ho dei blog-amici troppo furbi!

    :-)

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  14. Altrimenti mica ti leggeremmo, no? ;)

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  15. "dipende dai gusti" scrivi, Prishilla, "c'è chi il caffè lo prende dolce, chi amaro"

    Non sono d'accordo. Una volta tanto me lo perdonerai, vero? E discuto con questo argomento: il Partenone è più bello del Tempio A di Agrigento. Certo, a qualcuno può piacere di più il Tempio A di Agrigento rispetto al Partenone. Ma questo cosa c'entra con l'arte architettonica? Certo, a qualcun'altro può piacere più Habemus Papam di Moretti rispetto a My Darling Clementime di Ford. Ma questo cosa c'entra con l'estetica?

    Certo: "L'uomo è la misura di tutte le cose" - Protagora. Ma non nel senso di Pinco Palla è la misura di tutte le cose, bensì nel senso di: l'uomo, non Dio, è la misura di tutte le cose E, chiarito questo puntino, vale anche "Le cose sono la misura di tutti gli uomini" - Fulmini

    Todo modo, vado a segnalare su Facebook il tuo blog come uno dei migliori ch'io conosca nel campo della scrittura.

    Pasquale Misuraca

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  16. Caro Pasquale, altro che perdonartelo: il tuo arguto disaccordo è sempre uno stimolo (dunque un piacere!).
    Nel merito, temo di  non aver capito cosa intendi: ok, esistono dei criteri estetici, archittettonici ecc ben precisi, cui ognuno è libero di non attenersi nello stabilire cosa gli piace e cosa no, ma non per questo essi risultano meno validi. Ho inteso? Ma questo seconde te è anche applicabile al concetto di famiglia e di relazione fra le persone? Esistono criteri inter-soggettivi?
    a presto, Prish

    p.s.onorata della tua segnalazione, e della tua lusinghiera critica :-)

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  17. Cara Prishilla, non devi ringraziare me per la segnalazione sulla mia pagina Facebook del tuo blog come notevole blog di scrittura creativa, ma te stessa. E prima ancora, sono io che ringrazio te: il primo sentimento di un lettore verso uno scrittore o una scrittrice èe deve essere la gratitudine.

    Quanto a che cosa voglia io dire quando dico che il tuo racconto non basta valutarlo secondo i gusti particolari di questo e quello, ma secondo la sua intima natura etica ed estetica, voglio dire, rientrando nel merito della forma, quindi del contenuto, del racconto, che con quelle due ultime brevi frasi tu il racconto lo riduci, lo semplifichi, lo mutili, e privi il lettore della sua partecipazione creativa. Tu puoi pensare che, privo di quelle due frasi, qualche lettore potrebbe non cogliere il tuo intento ironico, il tuo furore parodistico. E' certamente così, e allora?

    'Scrivo per chi mi intende' - ha lasciato scritto uno dei maggiori scrittori italiani. Ora, si scrive prima di tutto per se stessi, il primo lettore. Tu, ti intendi? Cioè, tu ti metti al servizio della tua opera, o metti la tua opera al tuo servizio?

    (Dimenticavo: Augh)

    Pasquale Misuraca

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  18. Ah, ho capito solo ora cosa intendevi! abbi pazienza, sarà l'età... !!


    Credevo che tu intendessi dire che una certa tipologie di 'famiglia' è in termini assoluti da preferirsi rispetto ad altre (e a questo si riferiva, ironicamente, il mio commento sui gusti individuali). Capisco solo ora che invece ti riferivi al racconto, e, quindi, accolgo la critica con piena gratitudine (da lettrice e da scrittrice). E devo aggiungere che più ci rifletto (e continuerò a rifletterci) più la condivido. Ma te ne sarei grata anche se così non fosse, parimenti.

    A presto,
    Prish

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  19. Com'è che i balconi fioriti in Alto Adige sono così belli?
    Perchè lì le surfinie rimangono a cuscino, mentre in pianura padana si allungano lasciando dietro di sè inestetici rami secchi? Perchè l'incenso (che "spunciona" anche nella foto dietro i fiori) in quelle zone rimane un disordinato corollario e non diventa un mostro invadente come qui da noi (ho fatto la prova)? E le pseudomargheritine gialle? Io non riesco mai a fare sopravvivere niente di giallo; il millenium di quel colore è il primo a seccare.
    E questo cosa ha a che fare con la famiglia perfetta?

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  20. nulla.
    a prescindere, anche io in alto adige mi sento più in forma che fra rogoredo e lambrate, proprio come le surfinie.....

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