martedì 7 febbraio 2012

Vecchio Scarpone...


… con le stringhe ubbidienti e la suola dura, come un papà dall’abbraccio tenero e dalla barba ispida. Ho impugnato la macchina fotografica e lei subito ti ha cercato. Due click su questo bianco addomesticato da tetti e balconi e ha subito puntato lo sguardo in su, verso le montagne. Okey, le ho detto, andiamo. Mille scatti, il bianco puro e gli alberi grondanti, coriandoli di azzurro e immense gravide nubi a coprirne i lembi, distese di rami candidi immobili, un incantesimo, e lo scintillio di ghiaccioli pendenti e la legna addormentata. Mille passi, salire, affondare, una risata che fa il solletico al silenzio ed un berretto colorato, come un punto esclamativo nel bianco.  Il dolore sarebbe venuto, poi, compagno ormai della stanchezza buona. Sarebbe venuta anche la malinconia, come per un sorso bevuto e tutta quella tazza piena, lasciata lì. Ma non ora, più tardi. Ora scatta, scatta ancora, che la luce sta girando. E sali, dai, ancora un po’. Punta il calcagno, stai in costa, che chissà cosa si vede, lì più su.

10 commenti:

  1. Ti leggo sempre e non commento mai....ma stavolta non posso esimermi....perchè stavolta ho pianto: mi è scesa una lacrima, nascosta sia per pudore che per prudenza (visto che in teoria dovrei lavorare). Vorrei avere la tua capacità di trovare il bello oltre a tutto il resto, oltre alla fatica, al dolore, alla malinconia e alla durezza delle suole. Vorrei per altre mille volte, come mille anni fa, essere con te su un sentiero difficile o nella neve fredda, e sentire insieme solo la voglia di giocare e vedere e scoprire e crescere un po'....insieme...con te sempre un passo avanti come esempio meraviglioso e irraggiungiblie.

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  2. Mamma Si ... tu mi fai scendere le lacrime, altrochè! Io un esempio meraviglioso (e irraggiungibile, poi...)??! Sai cos'è la cosa più bella? Essere un esempio reciproco, sempre su quel sentiero di mille anni fa e per mille anni a venire, a scoprire che di diventar grandi non si è mai finito e che c'è sempre da imparare da certe persone e che quelle persone sono le stesse con cui la voglia di giocare non finisce mai.... E adesso basta perchè il pudore e la prudenza hanno un limite e se continuo così allago la tastiera. Una partita a paroliere?
    :-)

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    1. Quando vuoi....puchè sia accompagnata da una fetta di pane e nutella!!!!

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  3. Il silenzio ovattato della neve è il commento più efficace per rendere la commozione che evocano le tue parole.

    Pim

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  4. Sta lì, in mezzo alla fatica e al dolore, la capacità di confrontarsi con il manto nevoso. Lo stesso, candido e bianco, che in molte culture rimanda al culto della dipartita finale, ma anche agli interni degli ospedali. Eppure, tenue e soffice, sa anche regalare momenti di assoluto silenzio. Di pace e di piacere. Perchè dietro ogni dolore esiste una ragione di essere.
    Un sorriso per una lieta serata.
    ^_____^

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  5. Grazie, per le vostre parole e per il vostro silenzio, che mi sono amici in questa neve :-)

    Prish

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  6. ehm.. Prishilla, Mamma Si, posso venire a giocare con voi? Ci sto volentieri anche per la fetta di pane e nutella, neanche a dirlo. Ma niente lacrime e per favore andate piano, che il Ciampi ha le gambe corte...

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    1. Il Ciampi ci lascia indietro tutte, altrochè! E, ehm, intanto che ci siamo... non è che prenderesti su tre o quattro cupcakes...??!
      :-*

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  7. Grande emozione (come sempre) Prishilla. Parole lievi come fiocchi di neve....eh si :)

    Buonanotte

    PuntoG

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